sabato 24 dicembre 2011

Anniversario della Battaglia di Barcellona

Ieri, 23 dicembre, è ricorso l’anniversario della Battaglia di Barcellona, scoppiata il 23 dicembre 1938. Questo è uno di quei casi in cui le parole sono superflue, in cui non è necessario fare articoli su articoli, imbrattare pagine con riflessioni ecc…bisogna solo inchinarsi, onorare e  ringraziare i martiri caduti nella lotta contro il fascismo. Bisogna solo ricordare e proseguire la loro lotta. Grazie, compagni…

giovedì 22 dicembre 2011

Uscito il nuovo numero di Contropotere!

Contropotere è un bollettino comunista redatto dai compagni lodigiani. Nel numero di dicembre si discute, tra le altre cose, del Governo Monti, delle pensioni, dei sindacati, della crisi...il bollettino è scaricabile dal sito del PCL lodigiano che lo ospita, ecco il link:


Contropotere

lunedì 19 dicembre 2011

Testo dell'intervento fatto sabato 17 dicembre al presidio del PCL contro la chiusura dell'hospice di Codogno


Cittadini di Codogno! Oggi siamo in piazza per protestare contro la chiusura dell’hospice.
Prima di parlare della nostra città, tuttavia, voglio esprimere la nostra ferma condanna dei fatti xenofobi e fascisti avvenuti questa settimana, il pogrom squadrista di Torino e la strage di Firenze. La nostra solidarietà va alle comunità colpite da questi atti di barbarie.
Detto questo torniamo al tema principale. La “macchina infernale” non si ferma.  Dopo la chiusura di fatto del reparto di pediatria dell’ospedale della nostra città si vuole ora chiudere l’hospice.
Forse è bene spiegare cosa è l’hospice. L’hospice è una struttura residenziale in cui i malati terminali e le loro famiglie possono trovare sollievo, se così si può dire, negli ultimi tempi della malattia. Una struttura importantissima. Ciò nonostante essa chiuderà. Perché? Chi ha letto i giornali locali in questi giorni saprà che la decisione è stata presa per un motivo preciso: l’hospice deve essere costruito a Lodi. Ci è stato detto che, siccome i 2/3 dei malati terminali oncologici è nell’Alto Lodigiano, l’hospice di Codogno deve chiudere per riaprire a Lodi. I malati di Codogno si trasferiscano a Casale o a Lodi sembrano volerci dire. Vorremmo far notare una piccola cosa: spostando la struttura a Lodi il problema non si risolverà, semplicemente si trasferirà assieme alla struttura stessa. La matematica ci insegna che spostando gli addendi il risultato non cambia. Trasferendo l’hospice a Lodi si aiuteranno sì i malati dell’Alto Lodigiano, ma si creeranno problemi per i malati di Codogno e dintorni. L’unica vera soluzione al problema sarebbe quella di mantenere la struttura a Codogno e aprirne un’altra a Lodi.
La scellerata decisione di chiudere l’hospice potrebbe anche portare ad un’altra decisione: la privatizzazione della struttura. Sarebbe un film già visto: un facoltoso signore si ritrova buon samaritano e aiuta i poveri malati, con buona pace della sanità pubblica ed accessibile a tutti!
Non vorremmo passare per malfidenti, ma viene il dubbio che la privatizzazione della struttura sia in un certo modo incoraggiato: l’Azienda di Servizi alla Persona Santa Chiara (ente pubblico), infatti, aveva accettato di assumere la gestione della struttura, ma poi ecco l’arrivo della scellerata decisione. Invece di trovare una soluzione per aprire un hospice a Lodi e mantenere quello di Codogno si decide di chiudere la struttura della nostra città. Insomma, è normale che nasca il sospetto.
Questa continua demolizione della sanità pubblica, comunque, è uno di quei crimini che ogni giorno viene commesso dal capitale, è uno dei continui attacchi ai diritti conquistati con dure lotte. E se qualcuno tenta di protestare viene subito bollato come persona che vuole sfruttare politicamente la sanità, che vuole speculare sulla pelle dei malati per propaganda politica. Ebbene, noi ci sentiamo di rispondere a queste persone: non siamo noi a speculare sulla pelle dei malati, a politicizzare la questione! Noi siamo qui per lottare al fianco dei malati, per i diritti di tutti, per la sanità pubblica e di qualità, accessibile a tutti! Noi lotteremo affinchè l’hospice di Codogno rimanga attivo e affinchè se ne apra uno a Lodi! Giù le mani dall’hospice e dalla sanità pubblica!

mercoledì 14 dicembre 2011

La nuova avanzata del fascismo

I vari impegni mi impediscono, per ora, di scrivere un articolo “corposo” sul tema, ma, soprattutto dopo i recenti fatti, non posso esimermi da una breve riflessione.
Il fascismo e la xenofobia stanno rialzando la testa a livello europeo. Non è mia intenzione analizzare i fatti recenti dal punto di vista morboso, ma dal punto di vista più teorico.
Anzitutto è interessante notare come i servi dei poteri forti bollino rapidamente la strage di Firenze e la strage avvenuta in Norvegia qualche mese fa come gesti compiuti da dei pazzi, da alienati, da uomini sconnessi dalla realtà. La realtà è ben diversa. Il filo conduttore dei due casi citati e del vero e proprio pogrom di Torino è la xenofobia e la nuova avanzata del fascismo. Ovviamente le due cose sono connesse. La xenofobia genera insicurezza nelle masse, il fascismo, con la sua dose demagogica, da una falsa sensazione di sicurezza. Il razzismo comunque è solo uno degli elementi di cui si ciba il fascismo (e, se vogliamo è un elemento secondario, di facciata). L’alimento principale del fascismo è la crisi economico-politica del capitalismo. Quando il sistema capitalista entra in crisi e scivola verso un periodo potenzialmente rivoluzionario la grande borghesia si appoggia al fascismo per sopravvivere, per schiacciare sotto il tallone di ferro il proletariato. Questo è un grande insegnamento della storia già “messo sulla carta” da grandi teorici. Non è un caso, quindi, che fenomeni estremi di razzismo (fomentato proprio da chi vuole un regime autoritario) e avanzata del fascismo avvengano in questo momento di grave crisi. Anzi, potremmo dire che quello visto fino ad ora non è che l’inizio. D’ora in avanti potremo aspettarci solo una escalation. Qui sorge la grande domanda: subiremo passivamente i fatti o ci uniremo per distruggere una volta per tutte il fascismo e il mostro che lo genera?


P.S. per una analisi più approfondita del carattere di classe del fascismo e delle complicità col grande capitale rimando ai vari interventi di Georgij Dimitrov e agli articoli di Kurt Gossweiler (questi ultimi contenuti ne "La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler")

sabato 10 dicembre 2011

Ciao, Bonvi

Come ogni anno è tornato il 10 dicembre, data che porta con sé una triste ricorrenza: l’anniversario della morte del Bonvi. Franco Bonvicini, una delle più grandi anime del fumetto italiano, creatore delle Sturmtruppen, di Nick Carter, di Cattivik morì il 10 dicembre 1995 in un maledetto incidente automobilistico. Visto che in pochi ricordano questo grande autore ho voluto spendere poche righe in sua memoria. Ciao, Bonvi…

lunedì 5 dicembre 2011

Il balzo in avanti dei comunisti russi

Brevissima riflessione sulle recenti elezioni russe. A breve arriverà qualcosa di più approfondito.

Finalmente si sono svolte le elezioni nella Federazione Russa per il rinnovo della Duma. Da qualche settimana si attendeva l’evento. Più precisamente l’ansia era cresciuta dopo che alcuni quotidiani avevano riportato i risultati di un sondaggio eseguito in Russia. Secondo tale sondaggio il partito “Russia Unita” di Putin avrebbe subito un crollo di consensi a favore delle opposizioni e, in particolar modo, dei comunisti.
Oggi possiamo dire che tutto quello previsto dal sondaggio si è avverato. Russia Unita mantiene la maggioranza (e vorrei vedere, con tutti i brogli che ci sono stati!), anche se passa dal 62% al 49,54%  (grazie anche alla redistribuzione dei consensi di quei partiti che non hanno superato lo sbarramento del 7%).
Il Partito Comunista della Federazione Russa, invece, ottiene 92 seggi, in pratica ha quasi raddoppiato i consensi.
Oggi, 5 dicembre, ci sono state subito manifestazione di protesta contro i brogli elettorali (peraltro documentati dai compagni del KPRF). Tra le 5 e le 10 mila persone sono scese in piazza a Mosca e a San Pietroburgo per protestare. I comunisti hanno promesso che faranno ricorso presso la Corte Suprema.
Gennady Zyuganov, il leader del Partito Comunista, ha promesso anche un’altra cosa: Putin era stato avvertito, visto che ci sono comunque stati brogli uno scenario simile a quello egiziano sarà inevitabile e si imporrà anche a Mosca.
Se ciò dovesse veramente accadere rappresenterebbe un enorme passo avanti per il movimento comunista a livello internazionale.
Dopo esser venuto a conoscenza dei fatti di Rostov del 2 dicembre (la polizia che era intervenuta per impedire ai comunisti di parlare durante un comizio delle opposizioni è stata “gentilmente” messa a tacere dalla gente) non posso che dire che i comunisti e il popolo hanno la forza per imporsi. La rabbia c’è ed è tanta, sta ai comunisti russi incanalarla in qualcosa di più grande, sta a loro guidare le masse e far sì che lo spirito di rivolta diventi spirito rivoluzionario. Riusciranno nel grande compito che la Storia ha loro imposto?

Vi allego anche il video dei fatti di Rostov (a breve arriverà anche un articolo che tratterà il tema in maniera approfondita)


domenica 4 dicembre 2011

Tutto scorre...

I cambiamenti, talvolta, sono inevitabili. La vecchia storia del “tutto scorre”, nulla è immutabile. Nel mio piccolo ho deciso di cambiare blog, quello vecchio (Rebelde) rimarrà per consultazione.
Non anticipo nulla delle novità che ho in mente, lascerò a voi il piacere di scoprirle…buona lettura!